Circa la sepoltura si nota che il corpo risulta essere stato avvolto nel lenzuolo senza lavaggio (l’usanza degli ebrei di lavare il cadavere aveva un’eccezione in caso di morte violenta: il corpo non veniva lavato per non perdere “sangue di vita”) non più tardi di due ore e mezzo dopo la morte, sepoltura molto rapida che può trovare spiegazione nell'urgenza dovuta alla “Parasceve”, vigilia del giorno di riposo del sabato, spiegando così il ritorno delle donne il giorno dopo il sabato per completare la sepoltura; vi sono segni di rigidità cadaverica e mancano segni di putrefazione, la quale generalmente comincia circa 40 ore dopo la morte (ad esempio vicino alle labbra mancano tracce di gas ammoniacali); il corpo deve essere stato nel lenzuolo per circa 36-40 ore e rimane inspiegabile come il contatto si sia interrotto senza alterare i decalchi formatisi in quanto non vi è alcuna sbavatura sulle tracce ematiche o il minimo segno di rottura delle croste di sangue che possano ricondursi ad un trasporto del cadavere fuori dalla Sindone; inoltre, come detto, sono state trovate tracce di aloe e mirra.
Mc 15,42: «era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato».
Lc 23,54-56: «Era il giorno della Parasceve e già splendevano le luci del sabato. Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come era stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come era prescritto».
Gv 19,31: «Era il giorno della Parasceve».
Gv 19,39-42: «Vi andò anche Nicodèmo - quello che in precedenza era andato da lui di notte - e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù».
Mt 27,62: «Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve».
Lc 23,54-56: «Era il giorno della Parasceve e già splendevano le luci del sabato. Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come era stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come era prescritto».
Gv 19,31: «Era il giorno della Parasceve».
Gv 19,39-42: «Vi andò anche Nicodèmo - quello che in precedenza era andato da lui di notte - e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù».
Mt 27,62: «Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve».
Mc 16,1: «Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo».
Lc 24,1: «Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse [le donne] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato».
Sal 16,9-10: «anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa».
Puntata #1 del 6 agosto.
Puntata #2 del 10 agosto.
Puntata #3 del 13 agosto.
Puntata #4 del 17 agosto.
Puntata #5 del 20 agosto.
Puntata #6 del 24 agosto.
Puntata #7 del 27 agosto.
Puntata #8 del 31 agosto.
BARBET P., La Passione di N. S. Gesù Cristo secondo il chirurgo, L. I. C. E., Torino 1954 (II edizione; traduzione dell’opera del 1951; le pp. 220-240 riportano una meditazione dal titolo “La passione corporale di Gesù” scritta nel 1940), pp. 41-42, 50-210 e 220-240.
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WALLACE L., Ben Hur, Newton Compton, Roma 2016 (traduzione dell’opera del 1880), p. 485.
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Immagine:
Edicola dell’Anastasis
edificata da Costantino nel IV secolo sul sepolcro di Cristo e più volte
modificata fino all’ultimo rifacimento del 1810, Gerusalemme, Basilica del
Santo Sepolcro.