Gemma #29: "speciale Sindone" puntata #8: il confronto con i Vangeli. Crocifissione, cause della morte e ferita al costato


5) la crocifissione: la posizione dell'uomo e alcune ferite sono conformi con la crocifissione, pena che i romani destinavano ai criminali e agli schiavi ribelli; presso i piedi e il polso sinistro (il polso destro è nascosto dalla mano sinistra) si osservano gravi ferite correlabili alla trafittura con chiodi; sugli avambracci si notano colature ematiche sottili; nelle mani della figura impressa sul telo è evidente la mancanza dei pollici: a causa della immissione dei chiodi nei polsi questi si piegano verso il palmo della mano a seguito della lesione del nervo mediano (scrive il chirurgo Pierre Barbet: «È il dolore più insopportabile che un uomo possa provare, quello dato dalla ferita dei grossi tronchi nervosi»); l'impronta lasciata dal piede sinistro è meno evidente di quella del destro, che doveva poggiare sulla croce e sul quale doveva essere inchiodato il sinistro.

Mt 27,35: «Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte».

Mc 15,25: «Erano le nove del mattino quando lo crocifissero».

Lc 23,33: «Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra».

Gv 19,18: «lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù in mezzo».

Gv 20,25: «Gli dicevano gli altri discepoli: “Abbiamo visto il Signore!”. Ma egli [Tommaso] disse loro: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo”».

Sal 22,17: «hanno scavato le mie mani e i miei piedi».

Is 53,5: «Egli è stato trafitto per le nostre colpe […] per le sue piaghe noi siamo stati guariti».

Zc 12,10: «guarderanno a me, colui che hanno trafitto».

6) le cause della morte e la ferita al costato: all’altezza del petto si notano tracce di sangue e di siero (trasparente come l'acqua) oltre a grumi di sangue separati, ciò che è tipico di un uomo deceduto in seguito a un notevole accumulo ematico nella zona toracica e così alla rottura del cuore per infarto: tecnicamente si parla di “emopericardio” che può essere accompagnato, per l’acuto dolore, da un forte grido (scrive Lew Wallace in Ben Hur: «Il cuore, pieno di amore, si era spezzato, e di questo, o lettore, il Figlio dell’Uomo morì»); sul lato destro della cassa toracica si osserva una grande ferita di 4,5 x 1,5 cm dai margini allargati (fenomeno tipico nei cadaveri) che può essere dovuta alla punta di una lancia penetrata nel petto quando l'uomo era già morto: la fuoriuscita violenta dal costato prima del sangue e poi del siero è un effetto compatibile con l’emopericardio.

Mt 27,50: «Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito».

Mc 15,37: «Ma Gesù, dando un forte grido, spirò».

Lc 23,46: «Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo, spirò».

Gv 19,31-34: «Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe [è il crurifragium] e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua».

Sal 69,21: «L'insulto ha spezzato il mio cuore e mi sento venir meno».


Puntata #1 del 6 agosto. 
Puntata #2 del 10 agosto. 
Puntata #3 del 13 agosto.
Puntata #4 del 17 agosto.
Puntata #5 del 20 agosto.
Puntata #6 del 24 agosto.
Puntata #7 del 27 agosto.
Prossima puntata #9 (di 10) il 3 settembre.

Fonti (il confronto con i Vangeli: v. puntata #9).

Immagine:
Crocifisso sindonico dipinto da mons. Giulio Ricci e conservato ad Assisi.