Gemma #25: "speciale Sindone" puntata #4: la scienza. Il sangue e altre scoperte


Dopo le prime analisi svolte nel 1973 da Giorgio Frache, direttore dell'Istituto di Medicina legale dell'Università di Modena, che non sono riuscite a dimostrare che la sostanza rossa presente sul telo fosse sangue, negli anni 80 il biofisico John H. Heller, il chimico Alan D. Adler e il direttore dell'Istituto di Medicina legale dell'Università di Torino, Pierluigi Baima Bollone, giunsero indipendentemente tra loro a dimostrare la presenza di sangue del gruppo AB sulla Sindone, che è lo stesso gruppo sanguigno del Sudario di Oviedo e del miracolo eucaristico di Lanciano: sangue dalla colorazione vivace a causa della presenza di bilirubina, dovuta ai vari traumi, che successivamente è stata irradiata da luce ultravioletta; nel 1980 è stato trovato dal chimico Walter McCrone un cristallino di cinabro, che non può essere responsabile della colorazione delle macchie rosse e che si può spiegare con le copie del telo fatte dagli artisti, quasi sempre messe a contatto con l'originale per renderle più venerabili (ciò è comprovato ad esempio da tracce di lapislazzuli blu); sotto le macchie di sangue non c'è alcuna immagine del corpo: questa si è impressa dopo che il sangue si era decalcato sul tessuto e ne aveva attraversato lo spessore; il DNA è riconducibile a popolazioni che vivono in zone mediorientali che si affacciano sul Mediterraneo, presenta i cromosomi maschili e vi trova conferma il gruppo sanguigno AB, normalmente raro (3,2 % degli individui) ma che raggiunge il 18 % degli individui tra gli ebrei “babilonesi” e della Palestina del nord (va rilevato che non è stato ancora possibile ricostruire interamente il DNA in quanto il sangue è deteriorato).
Il prezioso lino, forse proveniente dall’Egitto o dall’India, è lavorato a spina di pesce, tecnica nota nell'area medio-orientale già ai tempi di Gesù; la cucitura della striscia laterale (ben visibile nella parte alta del tessuto) non è usuale e se ne possono proporre confronti solo con tessuti provenienti da Masada e databili tra I secolo a. C. e I secolo d. C.; la rara torcitura dei fili a Z (opposta a quella a S più comune) fa pensare che il lenzuolo fosse destinato a sacerdoti di alto rango in conformità con il libro dell’Esodo che cita 21 volte il lino o meglio bisso “ritorto”; il tessuto contiene solo fibre vegetali in accordo con la legge ebraica che vietava la mescolanza di fibre vegetali e animali (cfr. Dt 22,11); negli anni 70 il palinologo Max Frei-Sulzer scoprì al microscopio tracce di polline proveniente da 58 specie di piante di Palestina, Turchia orientale, dintorni di Costantinopoli, Francia e Italia, di cui 38 non europee e tra queste 17 tipiche e frequenti a Gerusalemme e dintorni (ad esempio lo Zygophillum dumosum, che fiorisce solo in primavera); sono state trovate tracce di terriccio in corrispondenza della punta del naso, del ginocchio sinistro e dei piedi (in quest'ultimo caso si tratta di aragonite con alcune impurità, simile a terriccio prelevato in grotte di Gerusalemme); oltre a mirra ed aloe, secondo la palinologa Marzia Boi ci sono anche tracce di pollini riconducibili a olio di Helichrysum, simbolo di immortalità, nonché a vari altri preziosi oli.


Puntata #1 del 6 agosto. 
Puntata #2 del 10 agosto. 
Puntata #3 del 13 agosto.
Prossima puntata #5 (di 10) il 20 agosto.

Fonti (la scienza):
BARBET P., La Passione di N. S. Gesù Cristo secondo il chirurgo, L. I. C. E., Torino 1954 (II edizione; traduzione dell’opera del 1951; le pp. 220-240 riportano una meditazione dal titolo “La passione corporale di Gesù” scritta nel 1940), pp. 22-23, 25-49, 194-196 e 213-217.
FANTI G., MALFI P., Sindone: primo secolo dopo Cristo!, Edizioni Segno, Tavagnacco 2014, pp. 9-23, 29-43, 201-338 e 378-379.
MARINELLI E., Sindone
in BARRA G., IANNACCONE M. A., RESPINTI M. (a cura di), Dizionario elementare di apologetica, IdA, Milano 2015, pp. 489-493.
MARINELLI E., FASOL M., Luce dal sepolcro. Indagine sull’autenticità della Sindone e dei Vangeli, Fede & Cultura, Verona 2019 (II edizione), pp. 14-17, 19-63 e 117-119.
PIRACCINI V., L’impossibile “falso medievale”, in “Storia in rete”, 155, settembre 2018, pp. 38-39.

Immagine:
Sudario, Oviedo, Cattedrale di San Salvador.