Gemma #6: leggere i "Pensieri" di Pascal

 

Devo l'idea di questo post alla mia sorella più piccola, giovane filosofa, con la quale ci interrogavamo circa i Pensieri di Pascal: come leggerli? Di che genere di libro si tratta? Un libro stranissimo, in apparenza. A tratti incomprensibile e forse noioso. Dal titolo pure fuorviante. Per capirlo occorre conoscere un po' il disegno che c'è dietro. Il grande scienziato francese Blaise Pascal (1623-1662) - amico a me carissimo - negli ultimi anni della sua breve e intensa vita elaborò un progetto straordinariamente ambizioso: di famiglia cattolica ma convertitosi ad una vita di profonda fede solo sul finire del 1654, a partire dal 1656 iniziò a scrivere gli appunti di quella che sarebbe dovuta diventare un'articolata e imponente apologia della ragionevolezza del cristianesimo. Nel 1658 espose il suo piano ad alcuni amici in una conferenza di oltre 2 ore che lasciò tutti incantati e con grandi aspettative, conoscendo le capacità e l'impegno di un uomo che giungeva a riscrivere fino a 10 volte pagine che potevano dirsi perfette alla prima stesura. Purtroppo la malattia e la morte prematura (a 39 anni) non gli permisero di completare l'opera. Leggere i Pensieri è come trovarsi dinanzi alla struttura grezza di una cattedrale in costruzione (e già così è un capolavoro): l'autore ci offre con metodo sistematico una raccolta di "indizi gravi, precisi e concordanti" circa la ragionevolezza della fede; certo talvolta può risultare "superata" nelle conclusioni (ad esempio trattando di profezie e miracoli) ma nel complesso l'opera mantiene ancora oggi la sua freschezza e originalità. Consigliandone la lettura dopo Ipotesi su Gesù di V. Messori sottoscrivo appieno queste parole di T. S. Eliot: «non posso pensare a un altro scrittore cristiano, nemmeno a Newman, che possa essere più di Pascal consigliato a coloro che dubitano, ma che hanno intelletto per intendere, e sensibilità per sentire, il disordine, la futilità, l’insensatezza, il mistero della vita e della sofferenza, e che possono trovare pace soltanto nella soddisfazione dell’intero essere».

Fonti:
Prefazione di AULETTA G. e Postfazione di ELIOT T. S. a PASCAL B., Pensieri e altri scritti (a cura di AULETTA G.), Mondadori, Milano 2018 (traduzione dell'opera del 1670), pp. 5-16 e 611-626.
TANZELLA-NITTI G., Blaise Pascal e il progetto apologetico delle Pensées (1662). A 350 anni dalla sua morte, in "Annales theologici", 26, 1 (2012), pp. 21-50.

Immagine:
Jean Domat, Ritratto di Pascal (realizzato da un amico), 1649 circa, Parigi, Bibliothèque Nationale.