I rapporti in famiglia e tra persone che si vogliono bene (marito e moglie, genitori e figli, fratelli, amici) sono talvolta occasione di spiacevoli screzi e dissidi che definirei "indesiderati": mi riferisco a quelle situazioni in cui il conflitto non è nelle intenzioni di nessuno ma vi si giunge ugualmente, magari per motivi futili. Purtroppo ciò deriva dall'imperfezione dell'uomo, caratterizzato dal limite e dall'inclinazione al male. Pensiamo al silenzio: spesso tra persone che si vogliono bene si trasforma in un'arma non solo di legittima difesa - come in caso di violenza fisica/verbale del marito verso la moglie - ma anche di offesa. La chiamerei "l'arma del riccio" e pare preferibilmente femminile (senza per questo voler generalizzare... e va da sè, escluse le mie 25 lettrici). Scrive Giovannino Guareschi ne La vendetta: «Se, la notte prima, Peppone non era riuscito a chiudere occhio perché sua moglie aveva continuato, senza dargli requie, a martellarlo di accuse e recriminazioni, questa volta passò la notte in bianco per la ragione opposta. Una donna che non vuol tacere è terribile, ma una donna che non vuol parlare è, addirittura, tremenda» (Dostoevskij ne L'idiota descrive un analogo comportamento di Varja verso il fratello).
Posta questa molto sommaria "diagnosi" la bella notizia è che esiste una prima semplice "cura", e si chiama "regola d'oro". Gesù, rifacendosi all'antica sapienza ebraica e perfezionandola (cfr. Tb 4,15; Talmud, Shabbath, 31; Lettera di Aristea, 207), l'ha espressa così: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro» (Mt 7,12; cfr. Lc 6,31). Certi nodi che sembrano complicatissimi forse si potrebbero sciogliere sfidando il muro dei reciproci silenzi con un sorriso, un'attenzione, una parola in più, di quelle che si dicono per mettere gli altri a proprio agio, sebbene magari banali e fuori luogo.
Imperdibile in proposito il film Fireproof di Alex Kendrick (2008).
CHESTERTON G. K., Ciò che non va nel mondo, Lindau, Torino 2011 (traduzione dell'opera del 1910), p. 148.
DOSTOEVSKIJ F., L’idiota, in Romanzi, vol. II, L’Espresso/Garzanti, Roma 2005 (traduzione dell’opera del 1869), p. 786.
GUARESCHI G., La vendetta, in Ciao, don Camillo, Rizzoli, Milano 1996 (racconti pubblicati su Candido negli anni 1951-1961).
RICCIOTTI G., Vita di Gesù Cristo, Mondadori, Milano 2013 (ristampa della XV edizione del 1962; I edizione del 1941), pp. 44 e 363 nota 1.