Gemma #10: la vocazione, questione di "ardore del cuore"


Questo post è dedicato a tutti i giovani che si interrogano con sincerità e costanza circa il proprio senso in questo mondo, la propria strada, in una parola la propria "vocazione". Dinanzi alle scelte decisive della vita molte volte domina la paura. Forse un aiuto può venire da un pensiero la cui ispirazione devo ad Andrea Monda. Nel suo imperdibile ciclo di conferenze su Il Signore degli Anelli tenuto a Roma nella primavera del 2017 e divenuto poi un libro Andrea afferma che quando lesse per la prima volta Il Signore degli Anelli aveva dodici anni e giunto al finale incompiuto del romanzo non ci capì molto, anzi «non capii niente. Ma avevo il cuore pieno di ardore e gli occhi pieni di lacrime». Lo stesso ardore - racconta - percepito poi nell'incontro con la sua futura moglie e nel viverle accanto. Idem dicasi, mi pare, per William Lyon Phelps, professore alla Yale University nella prima metà del secolo scorso: «Per me, l'insegnamento è più che un'arte o un'occupazione. È una passione. Amo insegnare, come un pittore ama dipingere, come un cantante ama cantare, come un poeta ama scrivere. Prima di alzarmi, la mattina, penso con ardente felicità al mio gruppo di studenti». E come dimenticare santa Teresa di Lisieux quando in preda ad un entusiasmo che pare straripare da quelle pagine esclama di aver finalmente trovato la sua vocazione! 
Vari anni fa un frate francescano e profondamente romano, padre Emidio, ad un giovane che chiedeva come comprendere la propria vocazione rispondeva pressappoco così: "Vedi, la vocazione di ogni uomo è una sola, Dio, cioè l'Amore. C'è chi per raggiungere Dio sceglie il taxi (una famiglia: matrimonio) o il bus (una comunità, il servizio ai fratelli: sacerdozio, vita consacrata), ma la direzione è la stessa. Ogni via è sempre una chiamata alla santità, cioè alla pienezza di vita, alla felicità. Ognuno deve scoprire la sua, unica e irripetibile. Attenzione, esemplificando, a non ritrovarsi a fare il marito che sta tutto il giorno in oratorio o il prete che sta tutto il giorno al telefono con una parrocchiana". Leggevo su internet una frase di Agustine "Og" Mandino: 
«Non puoi scegliere tu la tua vocazione. E' la tua vocazione a scegliere te». Come ti sceglie? In infiniti modi, ma sempre infiammando il cuore (cfr. Lc 24,32). E allora attenzione al serio rischio di incontrollabili "effetti domino", perché «Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!» (san Giovanni Paolo II feat. santa Caterina da Siena).

Fonti:
CATERINA DA SIENA, Lettera 368 (risalente al 1370-1380 circa), https://www.ilpalio.siena.it/SantaCaterina/lettera/368
MONDA A., John Ronald Reuel Tolkien. L’imprevedibilità del bene, Ares, Milano 2021, p. 49.
PHELPS W. L., The Excitement of Teaching, cit. in CARNEGIE D., Come parlare in pubblico e convincere gli altri, Bompiani, Milano 2017 (traduzione dell'opera del 1962), p. 215.
TERESA DI LISIEUX, Storia di un’anima, LICE., Torino 1925 (traduzione dell’opera del 1898), p. 201.
WOJTYLA K. (GIOVANNI PAOLO II), XV Giornata Mondiale della Gioventù. Santa Messa di chiusura. Omelia del Santo Padre, Tor Vergata, 20 agosto 2000, https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/homilies/2000/documents/hf_jp-ii_hom_20000820_gmg.html.