La riporta solamente il Vangelo di Giovanni (11,47-53), subito dopo l'episodio della risurrezione di Lazzaro: «Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: "Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione". Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: "Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!"».
È lo stesso evangelista a tracciare le implicazioni profetiche di queste parole, mosse evidentemente da fini politici: «Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo».
Commenta Joseph Ratzinger: «Gesù, il singolo, muore per il popolo: traspare il mistero della funzione vicaria, che è il contenuto più profondo della missione di Gesù».
Il collegamento più immediato è col finale (vv. 11-12) del quarto canto del Servo di YHWH (Is 52,13-53,12: incredibile fotografia della Passione tracciata circa 600 anni prima):
«Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà le loro iniquità.
Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha spogliato se stesso fino alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i colpevoli».
Per curiosità, che fine fece Caifa? Giuseppe Flavio ci racconta che il legato di Siria Lucio Vitellio lo depose dal ruolo di sommo sacerdote (che ricopriva dal 18) nel 36 o nel 37, quindi pochi anni dopo la morte di Gesù. Nel Talmud la casata di Caifa sarà maledetta, in quanto invisa ai farisei. E vabbè, Dante lo manderà all'inferno, per contrappasso
«Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà le loro iniquità.
Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha spogliato se stesso fino alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i colpevoli».
Per curiosità, che fine fece Caifa? Giuseppe Flavio ci racconta che il legato di Siria Lucio Vitellio lo depose dal ruolo di sommo sacerdote (che ricopriva dal 18) nel 36 o nel 37, quindi pochi anni dopo la morte di Gesù. Nel Talmud la casata di Caifa sarà maledetta, in quanto invisa ai farisei. E vabbè, Dante lo manderà all'inferno, per contrappasso
«disteso in croce
tanto vilmente ne l’etterno essilio».
Fonti:
ALIGHIERI D., La Divina Commedia (a cura di JACOMUZZI S., DUGHERA A., IOLI G., JACOMUZZI V.), SEI, Torino 2006 (opera del 1304-1321 circa), Inferno, XXIII, vv. 125-126.
BEARZOT C., BARZANO’ A., Istituzioni di storia antica, Studium, Roma 2018, p. 259.Fonti:
ALIGHIERI D., La Divina Commedia (a cura di JACOMUZZI S., DUGHERA A., IOLI G., JACOMUZZI V.), SEI, Torino 2006 (opera del 1304-1321 circa), Inferno, XXIII, vv. 125-126.
DURIEZ C., Anno Domini 33. L’anno che ha sconvolto il mondo, Ancora, Milano 2008 (traduzione dell’opera del 2006), pp. 50 e 62-63.
GIUSEPPE FLAVIO, Antichità giudaiche, XVIII, 35 e 95 (traduzione dell'opera del 73-80 circa).
La Bibbia di Gerusalemme, EDB, Bologna 1985, pp. 1526-1527, 2201-2202 e 2676.
La Bibbia di Gerusalemme, EDB, Bologna 1985, pp. 1526-1527, 2201-2202 e 2676.
MANNUCCI V., MAZZINGHI L., La Bibbia è la memoria scritta del popolo di Dio, in ID., Bibbia come parola di Dio, Queriniana, Brescia 2016, p. 110.
RATZINGER J. (BENEDETTO XVI), Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione, Libreria Editrice Vaticana/Rizzoli, Città del Vaticano/Milano 2011, pp. 27 e 189-197.
RICCIOTTI G., Vita di Gesù Cristo, Mondadori, Milano 2013 (ristampa della XV edizione del 1962; I edizione del 1941), pp. 58-59.
SORDI M., RAMELLI I., Il senatoconsulto del 35 contro i cristiani in un frammento porfiriano, in “Aevum”, 78, 1 (1996), pp. 59-60 e 65-66, https://www.jstor.org/stable/20861540.
WOJTYLA K. (GIOVANNI PAOLO II), Udienza generale, 25 febbraio 1987, https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/audiences/1987/documents/hf_jp-ii_aud_19870225.html.
RATZINGER J. (BENEDETTO XVI), Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione, Libreria Editrice Vaticana/Rizzoli, Città del Vaticano/Milano 2011, pp. 27 e 189-197.
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SORDI M., RAMELLI I., Il senatoconsulto del 35 contro i cristiani in un frammento porfiriano, in “Aevum”, 78, 1 (1996), pp. 59-60 e 65-66, https://www.jstor.org/stable/20861540.
WOJTYLA K. (GIOVANNI PAOLO II), Udienza generale, 25 febbraio 1987, https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/audiences/1987/documents/hf_jp-ii_aud_19870225.html.