Con questo post inizia uno "speciale" in 13 puntate (ogni mercoledì e domenica) dedicato all'umorismo di Gesù (vi avevo fatto cenno in quest'altro post); si tratta della rielaborazione di parte della mia tesi di laurea in Scienze Religiose nella quale mi sono dedicato (e divertito) a studiare l'umorismo di Gesù dal punto di vista della Teologia fondamentale, cioè chiedendomi se si può considerare questo aspetto della personalità come elemento capace di contribuire a ritenere credibile la persona e la testimonianza di Cristo.
Il tema è dibattuto: Gesù rideva? O almeno sorrideva? Faceva ridere e sorridere i suoi amici e ascoltatori? A differenza di altri tratti come il pianto (cfr. Lc 19,41; Gv 11,32-38) sullo humour di Gesù i vangeli tacciono. Perciò vari interpreti, soprattutto nei primi secoli ma anche più tardi (da Origene a Giovanni Crisostomo, da Nietzsche a Bultmann), hanno sostenuto che egli non abbia mai riso né sorriso. Se è vero che i vangeli non presentano tracce esplicite dell’umorismo di Gesù si può affermare - sulle orme di studiosi come Oscar Battaglia, Giorgio Conconi, Henri Cormier, Roger Poudrier, Giuseppe Tanzella-Nitti e Werner Thiede - che tutti i vangeli ne nascondono alcune implicite (non tante). Sulle motivazioni fondanti questa affermazione non posso soffermarmi (rimando alla tesi, che invierò in pdf a chi lo desidera): nello "speciale" posso solo offrire una selezione degli episodi più importanti che dimostrano la presenza di umorismo in Gesù, selezione che a mio parere praticamente esaurisce quello che potrebbe essere definito come un “piccolo vangelo dell’umorismo di Gesù”.
Attenzione: va detto che lo humour, esperienza universale e concetto oggettivo, presenta anche tratti soggettivi (ciò che provoca il sorriso in una persona può non sempre suscitarlo in un’altra, ciò che fa ridere in un’epoca può non sempre divertire in un’altra); ho quindi tentato di realizzare un esame dei testi il più possibile obiettivo, scevro da preconcetti e preoccupazioni apologetiche ma anche da letture abitudinarie o prive di un minimo coinvolgimento. Facendo eco a uno dei miei maestri (Joseph Ratzinger) chiedo «alle lettrici e ai lettori quell’anticipo di simpatia senza la quale non c’è alcuna comprensione». Soprattutto, aggiungerei, in tema di umorismo!
Prossima puntata #2 (di 13) il 2 aprile.
Fonti:
BATTAGLIA O., Il Dio che sorride. Il sorriso nella Bibbia, Cittadella, Assisi 2001, pp. 17-20.BERGER P. L., Homo ridens. La dimensione comica dell’esperienza umana, Il Mulino, Bologna 1999 (traduzione dell'opera del 1997), pp. 8-9, 13, 38 e 284.
CONCONI G., Quando Gesù sorrise. Gli uomini e le donne che fecero sorridere Gesù, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995, p. 13.
CORMIER H., L’umorismo di Gesù, San Paolo, Roma 1979 (III edizione, traduzione dell’opera del 1974), pp. 8-10, 13, 15 e 182.
POUDRIER R., L'umorismo nella Bibbia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996 (traduzione dell'opera del 1991), pp. 45 e 66.
CORMIER H., L’umorismo di Gesù, San Paolo, Roma 1979 (III edizione, traduzione dell’opera del 1974), pp. 8-10, 13, 15 e 182.
POUDRIER R., L'umorismo nella Bibbia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996 (traduzione dell'opera del 1991), pp. 45 e 66.
RATZINGER J. (BENEDETTO XVI), Gesù di Nazaret. Dal Battesimo alla Trasfigurazione, Libreria Editrice Vaticana/Rizzoli, Città del Vaticano/Milano 2011 (VI edizione; I edizione del 2007), p. 20.
TANZELLA-NITTI G., La psicologia umana di Gesù di Nazaret e il suo ruolo in una contemporanea Teologia della credibilità, in “Annales theologici”, 27, 2 (2013), pp. 272 e 281.
THIEDE W., L'ilarità promessa. L'umorismo e la teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1989 (traduzione dell'opera del 1986), pp. 46-47, 143, 149-150 e 161-162.