E' ben noto che nel 313 l'imperatore Costantino con l'editto di Milano riconobbe la libertà di culto anche ai cristiani, fino ad allora perseguitati a più riprese (si farà poi battezzare in punto di morte). Forse è un po' meno noto che già nei secoli precedenti vari imperatori avevano manifestato un certo favore verso il cristianesimo e uno fu addirittura "cripto-cristiano"!
Le studiose Marta Sordi e Ilaria Ramelli sostengono che Adriano, imperatore dal 117 al 138, «avrebbe voluto riconoscere il Cristianesimo e avrebbe avuto pronti templi senza statue da dedicare a Cristo»: egli infatti fu (almeno per calcolo politico) abbastanza rispettoso verso i cristiani (meno tolleranti, invece, furono i successori Antonino Pio e Marco Aurelio, il famoso imperatore filosofo).
Il figlio di Marco Aurelio, Commodo, che regnò dal 180 al 192, fu a sua volta favorevole ai cristiani, probabilmente grazie all'influenza della concubina Marcia che professava questa fede, la quale ad esempio riuscì a ottenere la liberazione di un certo numero di fedeli condannati ai lavori forzati in Sardegna.
Fonti:BEARZOT C., BARZANO' A., Istituzioni di storia antica, Studium, Roma 2018, pp. 265-267, 269-270, 285 e 302-303.
Veniamo a sapere dalla Storia Augusta che nel larario di Alessandro Severo, imperatore dal 222 al 235, erano presenti e venerati assieme Abramo, Orfeo, Apollonio di Tiana e Cristo (lo stesso imperatore inoltre attribuì ai cristiani la proprietà di un luogo di culto contestato in zona Trastevere).
E finalmente, secondo una tradizione raccolta da Eusebio di Cesarea (Storia ecclesiastica, VI, 34) e ripresa da Giovanni Crisostomo, Filippo l'Arabo, originario di Bostra in Siria e regnante dal 244 al 249, fu il primo imperatore cristiano dell'impero romano: se non ostentò mai in pubblico la sua fede sappiamo che mostrò nella pratica grande freddezza verso la religione pagana, fu in corrispondenza con Origene (il famoso filosofo e teologo di Alessandria) e fece sparire dalle monete le immagini degli dei sostituendole con quelle di "Roma eterna" (ironia della sorte, toccò proprio a lui celebrare, il 21 aprile 247, il millenario della fondazione di Roma).
Dopo pochi anni gli succederà Gallieno, regnante dal 260 al 268, altro imperatore molto favorevole ai cristiani, probabilmente per influsso della moglie Salonina, ma anche a seguito della umiliante sconfitta e cattura del padre Valeriano, fiero persecutore dei cristiani, da parte dei persiani.
Fonti:
EUSEBIO DI CESAREA, Storia ecclesiastica, VI, 34 (traduzione dell'opera del 304-325 circa).
RAMELLI I., La lettera di Mara bar Serapion: linee introduttive, traduzione e note essenziali, in "Stylos", 13 (2004), p. 79, https://repositorio.uca.edu.ar/bitstream/123456789/4879/1/lettera-di-mara-bar-serapion.pdf.
SORDI M., RAMELLI I., Il senatoconsulto del 35 contro i cristiani in un frammento porfiriano, in “Aevum”, 78, 1 (1996), pp. 66-67, https://www.jstor.org/stable/20861540.
TORRESANI A., Storia della Chiesa. Dalla comunità di Gerusalemme a papa Francesco, Ares, Milano 2015, pp. 57, 65-66, 68-69 e 71-72.
ZEILLER G., La persecuzione sotto i Flavii e gli Antonini, in LEBRETON G., ZEILLER G. (a cura di), Storia della Chiesa. La Chiesa primitiva, vol. I, Edizioni SAIE, Torino 1976, pp. 384-389.
RAMELLI I., La lettera di Mara bar Serapion: linee introduttive, traduzione e note essenziali, in "Stylos", 13 (2004), p. 79, https://repositorio.uca.edu.ar/bitstream/123456789/4879/1/lettera-di-mara-bar-serapion.pdf.
SORDI M., RAMELLI I., Il senatoconsulto del 35 contro i cristiani in un frammento porfiriano, in “Aevum”, 78, 1 (1996), pp. 66-67, https://www.jstor.org/stable/20861540.
TORRESANI A., Storia della Chiesa. Dalla comunità di Gerusalemme a papa Francesco, Ares, Milano 2015, pp. 57, 65-66, 68-69 e 71-72.
ZEILLER G., La persecuzione sotto i Flavii e gli Antonini, in LEBRETON G., ZEILLER G. (a cura di), Storia della Chiesa. La Chiesa primitiva, vol. I, Edizioni SAIE, Torino 1976, pp. 384-389.
Immagine (tratta da VOSHART D., Photoreal Roman Emperor Project, https://voshart.medium.com/photoreal-roman-emperor-project-236be7f06c8f):
Ricostruzione digitale del volto dell’imperatore Filippo l’Arabo (244-249) tramite i ritratti pervenutici.