Gemma #43: la prima stagione di The Chosen: semplicemente imperdibile


Ho visto la prima stagione di The Chosen. O meglio, l'ho divorata, complice la non particolarmente gradita influenza di questi giorni. Anzitutto devo dire un grande grazie alla persona che a fine gennaio scorso - evidentemente anche preveggendo la mia prossima degenza a letto - mi consigliava di vedere almeno la prima stagione di The Chosen"Se stai scrivendo una tesi sull'umorismo di Gesù penso che potrebbe offrirti spunti interessanti"... Raramente previsione fu più azzeccata. E - come ben sapeva la medesima persona - non solo con riguardo alla tesi, ma alla vita intera.
Perché la prima stagione di questa serie televisiva è a mio parere imperdibile. A chi sia disposto a mettersi in ascolto credo che parli come pochi altri film in tema. 
Per chi ne sapesse poco o nulla (come me a fine gennaio scorso) riporto in fondo qualche approfondimento (dei pochi disponibili in italiano); brevemente: si tratta della prima serie televisiva su Gesù; nasce in ambiente protestante americano; grazie al finanziamento tramite donazioni a partire dal 2019 viene distribuita del tutto gratuitamente attraverso canali alternativi a Hollywood e Netflix (sia online che mediante un'app); soprattutto per via del passaparola, prima lentamente come un torrentello poi in modo travolgente come un fiume in piena, si diffonde in tutto il mondo fino a: 1) sbarcare con successo al cinema negli USA, 2) far si che pure Netflix l'abbia messa in programmazione, 3) raggiungere alla terza stagione quasi mezzo miliardo di visualizzazioni (e, dettaglio non trascurabile per chi non ha un rapporto propriamente cordiale con l'inglese, delle sette previste fino al 2027 la prima stagione è già interamente doppiata in italiano; per la seconda ci bastino per ora i sottotitoli, per la terza ci potrebbero salvare i sottotitoli in spagnolo... sempre che entrambe meritino come la prima). 

A mio parere la bellezza "contagiosa" (addirittura più di un'influenza invernale) della prima stagione di The Chosen (sulle altre due non posso esprimermi non avendole ancora viste) risiede soprattutto in questo mix di caratteristiche:
- fedeltà alla Bibbia e alla storia: dagli ambienti ai personaggi, dai dialoghi evangelici ai riferimenti all'Antico Testamento, tutto si percepisce studiato e realizzato con estrema attenzione e competenza (il regista Dallas Jenkins e gli altri due sceneggiatori sono assistiti da alcuni consulenti biblici di fedi cristiane diverse tra cui un cattolico);
- vitalità dei protagonisti: i personaggi sono vivi e concreti, psicologicamente complessi, l'incontro con l'Imprevedibile che spiazza e trasforma è mirabilmente presentato all'interno di vite normalissime fatte di problemi, paure, dolori, speranze, gioie; raramente ho visto le pagine dei vangeli prendere carne in modo così vivido: penso soprattutto a Pietro, pescatore e marito astuto, testardo, casinista e dal cuore grande (dopo The Chosen è più difficile pensare al primo papa come un anziano barbuto un po' burbero con le chiavi in mano), a Maria Maddalena, al rabbino Nicodemo, alla samaritana, all'esattore delle tasse Matteo con la sua precisione e il suo muovere nervosamente le mani (è senza dubbio il mio preferito);
- attrattività di Gesù: andare "oltre i vangeli" presentando episodi di fantasia pur nella fedeltà ai testi (come farebbe l'autore di un romanzo storico) è certo un rischio ma ha il vantaggio di poter dipingere tratti non sempre percepibili o magari scarsamente presi in considerazione (ravvivando così anche l'attenzione al dettaglio evangelico): su tutti l'umorismo, il sorriso e la gioia di Gesù, la sua compassione per i sofferenti, la sua percezione della propria missione, l'effetto della sua attraente personalità sulle vite di chi incontra... credo che il Gesù della prima stagione di The Chosen aiuti non poco - secondo il suggerimento di san Basilio - a «stare di continuo sospesi alla memoria di lui, come i bimbi stanno aggrappati alle loro madri»;
- capacità di commuovere: alla domanda se tra gli otto episodi della prima stagione vi sia un episodio commovente risponderei certamente di sì: il primo. Ma anche il quarto, ma anche il settimo, ma anche l'ottavo... ho l'imbarazzo della scelta. E questo non è scontato né relativo se è vero che - come scrive Andrea Monda citando Tolkien - «L’uomo è un animale narrante. Gli uomini amano ascoltare e narrare storie. Per rispetto a questa natura narrante, l’uomo può essere redento soltanto da una storia e da una storia commovente». 

Concludendo vorrei ringraziare anche un'altra persona - con la quale peraltro mi scuso per aver sforato per l'ennesima volta le righe previste - che spesso mi assilla con cose del tipo: "Bella questa serie, quest'altra è davvero commovente, come puoi ancora vivere senza aver visto quella serie, eccetera eccetera". Ora si, posso dirlo: grazie alla prima stagione di The Chosen sono diventato un po' meno "seriefobico".

Post scriptum: a fine maggio 2023 ho terminato di vedere la seconda e la terza stagione di The Chosen (entrambe in inglese con sottotitoli), a mio parere di gran lunga non all'altezza della prima, salvo che con riguardo agli ultimi tre episodi della terza stagione.

Fonti:
BASILIO, Regole diffuse, 2, 912 b.
DI MEDIO A., "The Chosen": scelto, ma non in Italia, in "Agensir", 17 febbraio 2022, https://www.agensir.it/mondo/2022/02/17/the-chosen-scelto-ma-non-in-italia.
FUMAGALLI A., La serie su Gesù finanziata dal pubblico: The Chosen, in "VP Plus+", 31 luglio 2021, https://rivista.vitaepensiero.it/news-vp-plus-la-serie-su-gesu-finanziata-dal-pubblico-the-chosen-5634.html.
ID., The Chosen continua a crescere. E arriva su Netflix, in "VP Plus+", 17 dicembre 2022, https://rivista.vitaepensiero.it/news-vp-plus-the-chosen-continua-a-crescere-e-arriva-su-netflix-6054.html.
MONDA A., John Ronald Reuel Tolkien. L’imprevedibilità del bene, Ares, Milano 2021, p. 151.
SPAVENTA S., The Chosen, la serie fenomeno che racconta Gesù, in "Centodieci", 27 dicembre 2022, https://www.centodieci.it/cultura/the-chosen-la-serie-fenomeno-che-racconta-gesu.
The Chosen. Conoscere Gesù con gli occhi di chi lo ha conosciuto, in "Essere catechisti", https://esserecatechisti.it/the-chosen