Gemma #19: quando Paolo incontrò il fratello di Seneca


Stando al racconto degli Atti degli Apostoli (cfr. 18,1-18) nei suoi numerosi e lunghi viaggi Paolo evangelizzò anche la famosa città di Corinto (alla cui comunità cristiana scriverà poi almeno due lettere), fermandosi in Acaia oltre un anno e mezzo. Questa regione greca dal 44 era provincia senatoria e quindi era governata da un proconsole. Paolo dovette arrivare a Corinto nel 50 e poco più tardi vi trovò come proconsole Gallione (che dovette ricoprire questa carica dal 51 al 52): si tratta più precisamente di Lucius Junius Annaeus Novatus Gallio, fratello del più celebre Lucius Annaeus Seneca, come testimoniato da un'iscrizione ritrovata a Delfi nel 1905 riportante una lettera dell'imperatore Claudio. Gallione, stando a come affrontò gli avversari di Paolo (
cfr. At 18,12-17), si dimostrò forse un po' ignavo ma senz'altro più prudente e avveduto del suo omologo palestinese di due decenni prima, il ben più noto Ponzio Pilato (Gv 18,28-40; 19,1-16).
Si può aggiungere, come scrive la studiosa Ilaria Ramelli, che lo stesso Seneca «probabilmente conobbe Paolo e i Cristiani – sono significativi alcune coincidenze di ordine storico, indizi linguistici e un'epigrafe che attesta la presenza del Cristianesimo nella gens Annaea probabilmente prima della fine del I secolo» (tale epigrafe, databile tra la fine del I secolo e la prima metà del II, reca questo nome: Marcus Anneus Paulus Petrus).

Fonti:
CUVILLIER E., Leggere le lettere di Paolo, in DEBERGÉ P., NIEUVIARTS J. (a cura di), Guida di lettura del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 2006 (traduzione dell’opera del 2004), p. 390.
KELLER W., La Bibbia aveva ragione, Garzanti, Milano 1956 (traduzione dell’opera del 1955), pp. 350-351.
La Bibbia di Gerusalemme, EDB, Bologna 1985, p. 2677.
MESSORI V., Ipotesi su Gesù, SEI, Torino 1976, p. 223.
RAMELLI I., La lettera di Mara bar Serapion: linee introduttive, traduzione e note essenziali, Stylos, 13 (2004), p. 92 nota 44, https://repositorio.uca.edu.ar/bitstream/123456789/4879/1/lettera-di-mara-bar-serapion.pdf.
RAMELLI I., Petronio e i cristiani: allusioni al vangelo di Marco nel Satyricon?, in “Aevum”, 70, 1 (1996), p. 80, https://dokumen.tips/documents/petronio-e-i-cristiani-allusioni-al-vangelo-di-marco-nel-satyricon.html.
SACCHI A., Introduzioni, in ID. e coll., Lettere Paoline e altre lettere, Elledici, Torino 2012 (ristampa della I edizione del 1996), pp. 42, 62, 65-66, 118-119 e 125-127.
SORDI M., in CENTRO CULTURALE DI MILANO, Il Vangelo di Marco a Roma. Considerazioni sul Satyricon di Petronio (interventi di DARIS S., GRILLI A., SORDI M., MILANESE G.), 23 settembre 1996, pp. 8-9, https://www.centroculturaledimilano.it/wp-content/uploads/2013/05/960923AmerioDarisGrilliMilaneseSordiTesto.pdf.

Immagine:
Frammento d’iscrizione contenente il nome di Gallione, 51-52 circa, Delfi, Museo archeologico.